Il dropship (o anche conosciuto come dropshipping) è un modello di vendita grazie al quale un venditore vende un prodotto ad un utente finale , senza possederlo nel proprio magazzino .Chi vuol lavorare col dropship non deve far altro che pubblicizzare i prodotti di un fornitore . Il venditore , una volta fatta la vendita , dovrà poi informare il fornitore (il “dropshipper”) che spedirà il prodotto all’utente finale .
Quali sono i vantaggi quindi dei venditori
non hanno costi di acquisto dei prodotti
non hanno costi di imballaggio
non dovranno preoccuparsi della spedizione
non dovranno preoccuparsi della garanzia del prodotto (a cura del dropshipper)
possibilità di crearsi un’attività senza l’investimento di capitali
possibilità di vendita sia personale che attraverso internet o siti di aste online
Quali sono invece i vantaggi dei dropshipper ?
Avranno un sostanziale aumento della propria rete di vendita
Una maggiore capillarità di penetrazione nei mercati sia tradizionali che sul web .
Quanto si guadagna ?
Negli Stati Uniti ci sono dei casi di persone che col dropshipping riescono a tirarci fuori cifre mensili a 4 zeri . In Italia purtroppo siamo rimasti molto indietro , e le grandi aziende italiane si stanno affacciando solo negli ultimi anni al mondo del drop ship .
Con un esempio molto semplice proveremo a spiegare il meccanismo del dropship :
Paolo (venditore) mette in vendita su eBay i prodotti della ditta Arredoesterno , azienda che si occupa di rivendita di arredamento da giardino .
A differenza delle affiliazioni , dove Paolo (venditore) guadagna una piccola % sulla vendita , ma di fatto la transazione avviene tra Arredoesterno e il cliente , in questo caso Paolo è titolare di una vera e propria attività , ogni cliente acquisito sarà suo , e tutto ciò che si verrà a creare ( clienti fidelizzati , possibilità di vendere oggetti da altri dropshipper, possibilità futura di vendere la propria attività , o il proprio negozio ecommerce ecc..ecc..) sarà suo . Il dropshipper avrà la mera funzione di occuparsi di spedizione , imballaggi , rese , ma rimarrà invisibile dietro a Paolo . Di fatto il cliente finale penserà di aver acquisito il prodotto da Paolo , e Paolo guadagnerà una provvigione certamente molto più alta rispetto a quelle che può avere un procacciatore d’affari che guadagna % sulle vendite .
Ma ci sono dei rischi in tutto questo . Innanzitutto il drop ship ha il grosso pregio di sollevare Paolo da incombenze (ed investimenti) di logistica, potendosi così concentrare sulle sue competenze più “web oriented” , tipicamente di progettazione portali e/o di marketing sul web , ma non solo , potrà anche vendere per strada e agli amici , nessuno glielo vieterà . Per contro i prodotti venduti in drop ship non dovrebbero mai generare un guadagno inferiore al 30% pena il rischio rimessa nel medio/lungo periodo . Nel settore elettronico/informatico poi il guadagno già oggi è molto basso , circa il 15% . Altro rischio è quello di esaurimento prodotti: ciò può accadere se Paolo vende un prodotto non più disponibile nel magazzino del fornitore/dropshipper (Arredoesterno) . In questo caso Paolo dovrebbe sempre accersi che i prodotti che pone in vendita sono realmente disponibili presso Arredoesterno , e di contro quest’ultimo dovrebbe assicurare una comunicazione in tempo reale con Paolo in modo da avvertirlo tempestivamente in caso che i prodotti esauriscano , evitando disguidi . Inoltre , essendo impossibile distinguere (da esterno) un dropshipper con un venditore , Paolo potrà misurare il proprio traffico come unico dato , ma non potrà mai valutare la concorrenza , quindi non saprà mai se dalla propria attività ci potrebbero essere ulteriori sviluppi di guadango .
Il nostro consiglio è quello di :
Effettuare una sana e robusta indagine di mercato
Evitare l’elettronica (mercato già saturo)
Assolutamente puntare su un mercato di nicchia (maggiori margini di guadagno)
Il Drop Ship e il regime fiscale a cui attenersi :
Fiscalmente essere un venditore in drop ship o avere un ecommerce o un negozio proprio (quindi con magazzino ecc..) non fa differenza. Il venditore fatturerà al cliente e riceverà una fattura dal fornitore (il dropshipper) . che poi sarà il Dropshipper a spedire la merce il cliente finale non lo rileverà.
Quindi per iniziare l’attività occorre
aprire partita iva
fare comunicazione di inizio attività al Comune di residenza
iscriversi alla Camera di Commercio entro 30 giorni
iscrizione a INPS e INAIL
Visto che in questo sito affrontiamo gli aspetti fiscali sempre in maniera marginale , il nostro consiglio è sempre comunque quello di rivolgersi a un bravo commercialista.