Diventare commercialista è uno dei desideri dei giovani appassionati in particolare di economia e di tutte le materie ad essa affini, ma non è sempre così facile come potrebbe sembrare, soprattutto perché il lavoro di commercialista è oggi molto diffuso e per questo motivo potrebbe rivelarsi parecchio difficile riuscire a lavorare in questo settore purtroppo abbastanza saturo.
Per questo motivo, se state pensando di diventare commercialista solo perché non avete trovato ancora qualcosa che vi soddisfi di più, il consiglio è quello di continuare a cercare la strada più adatta alle proprie esigenze, perché questo tipo di impiego può rivelarsi valido ed utile soprattutto se si è capaci e se si è disposti a fare qualche sacrificio.
Prima di tutto perché il commercialista ha moltissime responsabilità: esso è, innanzitutto, un libero professionista esperto di bilanci e contabilità nonché di diritto commerciale, e per questo motivo si occupa principalmente di fornire ai propri clienti consulenza fiscale, tributaria, societaria, contabile, ed eventualmente anche contrattuale. Il lavoro del commercialista pertanto è abbastanza ampio e comprende diverse specializzazione, e per questo motivo è possibile dividere in due parti la figura di questa professione: la prima fa del commercialista un esperto contabile, mentre la seconda riguarda il ruolo vero e proprio di dottore commercialista.
A seconda della figura che si intende ricoprire, diverso è anche il percorso di studi da seguire: per diventare un esperto contabile, infatti, è sufficiente conseguire una laurea di tipo triennale, mentre per diventare un dottore commercialista bisogna proseguire gli studi ed ottenere anche la laurea specialistica.
Nel primo caso, infatti, l’esperto contabile ha dei limiti, che invece non sono contemplati nel ruolo di dottore commercialista: il contabile non può avere rapporti con società di capitale e non può certificare bilanci. Per dettaglio è possibile vedere questa guida sul commercialista su Professioniecarriere.com.
Ad ogni modo, ciò che accomuna le due professioni è il fatto che sia l’esperto contabile che il commercialista vero e proprio dovranno ulteriormente approfondire le proprie conoscenze effettuando tre anni di praticantato – ovvero di tirocinio – presso uno studio commercialista che sia iscritto all’albo da almeno tre anni.
Terminati i tre anni di tirocinio, il futuro commercialista deve poi sostenere un Esame di Stato, al quale è possibile prepararsi anche seguendo uno specifico ed approfondito corso di preparazione all’esame per diventare commercialista.
Sia nel caso dell’esperto contabile, sia nel caso del commercialista, entrambi dovranno pertanto sia svolgere i tre anni di praticantato, sia superare l’esame di stato, che per entrambi consiste quattro prove: in particolare, si tratta di tre scritti, di cui due sono temi e il terzo è un’esercitazione su un caso pratico. Il colloquio orale invece si svolge sia sulle materie degli scritti, sia questioni teorico-pratiche relative alle attività svolte durante il tirocinio, aspetti di legislazione e deontologia professionale. I dottori commercialisti dovranno anche dimostrare le proprie competenze professionali in altre materie, tra cui informatica, sistemi informativi, economia politica, matematica e statistica.
Una volta superato l’Esame di Stato, per poter operare nel settore bisogna naturalmente iscriversi all’albo dei professionisti: si tratta di un’iscrizione alla classe A per i dottori commercialisti, e di una iscrizione alla classe B per i semplici esperti contabili.
Chi volesse, alla luce delle informazioni fornite, ottenere maggiori dettagli, può consultare il sito Esame Commercialista, il quale spiega non solo le normative vigenti sull’Esame di Stato in questione, ma anche la modulistica e la parte burocratica da sbrigare, nonché una breve definizione e spiegazione delle prove a cui si verrà sottoposti.
Sul sito in questione si può anche ottenere maggiori informazioni sui corsi di preparazione e sui materiali – libri, appunti, risorse – che possono servire alla preparazione dell’esame, nonché le testimonianze delle tracce degli anni precedenti per farsi chiaramente un’idea delle materie e dei temi che si potrà affrontare in sede d’esame.
Risulta essere importante comunque chiarire che, sebbene si tratti di un lavoro serio che richiede professionalità e serietà, è possibile evitare il tirocinio e l’Esame di Stato andando in Spagna ed iscrivendosi al Colegio de los Economistas semplicemente pagando una tassa: il titolo di studio in questione verrà riconosciuto anche in Italia attraverso un processo che si chiama omologazione.