I Depositi Bancari Vincolati sono caratterizzati dalla rinuncia del titolare del deposito a ritirare la somma di denaro se non a una determinata data concordata o previo largo avviso temporale. La banca acquista la proprietà delle somme depositate dal cliente, obbligandosi a restituirle alla scadenza del termine concordato.
Risulta essere consentito effettuare versamenti anche dopo l’apertura del deposito vincolato e la firma dell’impiegato della banca sul libretto, per ogni versamento, fa piena prova dell’operazione avvenuta.
Essi sono distinguibili in tre categorie principali
-Depositi a Risparmio Vincolato:  Libretti vincolati da vincolo di data o più date di scadenza prima delle  quali non sono previsti prelevamenti di somme (in caso di necessità la  banca potrà concedere un finanziamento); se alla scadenza pattuita le  somme non vengono ritirate, il libretto si intende tacitamente rinnovato  per pari durata
-Certificati di Deposito:  Titoli di credito al portatore emessi dalle banche per raccogliere denaro;  la durata deve essere espressamente indicata nei titoli e sono una sorta  di finanziamento fatto dal risparmiatore alla banca che a sua volta  pagherà un interesse prestabilito. I Certificati possono essere rimborsati  anticipatamente dalla banca emittente solo se hanno durata superiore a  18 mesi.
-Pronti Contro Temine:  Siglati anche come P/T sono  una cessione (vendita) di titoli da parte di  una banca a un acquirente: la banca si impegna al riacquisto alla data di  scadenza prestabilita con un prezzo più alto. Si verifica così un prestito  di denaro dell’acquirente a una banca e un prestito di titoli da parte di  una banca verso l’acquirente.
Molto interessante.