Redigere un contratto di asset management rappresenta un passaggio fondamentale per definire in modo chiaro e trasparente i rapporti tra il gestore e il cliente. Un documento ben strutturato tutela entrambe le parti, stabilendo diritti, doveri, obiettivi di investimento e modalità operative. In un settore caratterizzato da complessità normativa e importanti responsabilità fiduciaria, la precisione e la completezza delle clausole contrattuali sono essenziali per prevenire equivoci, incomprensioni e potenziali controversie. Questa guida offre un percorso pratico e dettagliato per scrivere un contratto di asset management efficace, bilanciando le esigenze operative con i requisiti legali e le migliori prassi del settore.
Come scrivere un contratto di asset management
Scrivere un contratto di asset management richiede una solida comprensione sia degli aspetti giuridici sia di quelli tecnici della gestione patrimoniale. Il processo inizia con una chiara identificazione delle parti coinvolte: tipicamente, il cliente, ovvero il soggetto titolare del patrimonio da gestire, e la società di asset management, che agisce come gestore professionale. È fondamentale specificare con precisione i dati identificativi di entrambe le parti, includendo eventuali rappresentanti legali o deleghe.
Il cuore del contratto è la definizione dell’oggetto e dell’estensione del mandato. Vanno esplicitati con dettaglio i beni oggetto della gestione: possono essere strumenti finanziari, liquidità, partecipazioni, immobili o un portafoglio composito. È necessario descrivere se la gestione sarà discrezionale, ovvero se il gestore avrà autonomia decisionale sulle operazioni, oppure se dovrà attenersi a istruzioni specifiche del cliente. In questa fase si delineano le strategie di investimento, i limiti operativi, i vincoli etici o normativi, e si stabiliscono eventuali benchmark di riferimento per la valutazione delle performance.
Il contratto deve chiarire le modalità di conferimento e custodia degli asset. Si specifica se i beni saranno trasferiti materialmente o resteranno in titolarità del cliente, ma gestiti tramite delega. È importante disciplinare le modalità operative di esecuzione degli ordini, la tempistica degli investimenti e il ricorso a intermediari terzi, come banche depositarie o broker.
Uno degli aspetti più delicati riguarda la disciplina dei costi e delle commissioni. Bisogna dettagliare ogni voce di costo: commissioni di gestione fisse o variabili, spese di performance, costi amministrativi, spese di terzi e qualsiasi altra remunerazione riconosciuta al gestore. È buona prassi prevedere modalità chiare e trasparenti di calcolo e di addebito di tali oneri, oltre che obblighi periodici di rendicontazione.
La gestione del rischio e la tutela del cliente rappresentano un ulteriore pilastro contrattuale. Occorre definire quali rischi sono connessi all’attività di gestione, quali strumenti di mitigazione sono adottati, e fino a che punto il gestore è responsabile per eventuali perdite. Di norma, si stabilisce che il gestore non risponde delle perdite derivanti da normali oscillazioni di mercato, ma solo di quelle causate da dolo o colpa grave, o da violazione delle istruzioni impartite dal cliente.
Il contratto deve prevedere puntualmente le modalità di rendicontazione e informativa. È necessario stabilire con quale frequenza il gestore dovrà fornire report dettagliati sull’andamento degli investimenti, sui movimenti effettuati e sulla situazione complessiva del portafoglio. Si possono prevedere incontri periodici, sia in presenza sia tramite piattaforme digitali, per discutere la strategia e valutare eventuali modifiche.
Non meno importante è la regolamentazione della durata e delle modalità di recesso dal contratto. Si indica se il rapporto è a tempo determinato o indeterminato, con quali preavvisi ciascuna delle parti può recedere, e quali sono le conseguenze operative ed economiche della cessazione: ad esempio, la liquidazione degli asset, il trasferimento a terzi, la rendicontazione finale e il pagamento delle commissioni maturate.
Infine, il contratto di asset management deve rispettare la normativa vigente, italiana e comunitaria, in materia di servizi finanziari e tutela degli investitori. È indispensabile includere le clausole di trattamento dei dati personali, di risoluzione delle controversie (spesso tramite arbitrato o Camera di Conciliazione), e di elezione del foro competente. Prima della firma, è buona norma allegare al contratto l’informativa sui rischi, il questionario di profilatura MiFID e ogni altra documentazione richiesta dagli organi di vigilanza.
Redigere un contratto di asset management significa dunque tradurre in termini giuridici e operativi un rapporto di fiducia, responsabilità e trasparenza, tutelando al massimo gli interessi del cliente e garantendo al gestore i margini di azione necessari per una gestione efficace e professionale del patrimonio affidato.
Modello contratto di asset management
CONTRATTO DI ASSET MANAGEMENT
Tra
[Nome Cliente], con sede legale in [indirizzo], C.F./P.IVA [numero], rappresentata da [nome del rappresentante], di seguito denominata "Cliente"
e
[Nome Società di Gestione], con sede legale in [indirizzo], C.F./P.IVA [numero], iscritta all’Albo [numero], rappresentata da [nome del rappresentante], di seguito denominata "Gestore"
PREMESSO CHE
- Il Cliente intende conferire al Gestore il mandato di gestione di determinati beni mobiliari e/o finanziari ("Asset");
- Il Gestore è autorizzato a prestare servizi di gestione di portafogli secondo la normativa vigente;
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
Art. 1 – Oggetto del Contratto
Il Cliente conferisce al Gestore il mandato di gestire, in via discrezionale e individualizzata, gli Asset dettagliati nell’Allegato A, secondo le strategie e gli obiettivi specificati nel profilo di investimento allegato.Art. 2 – Durata
Il presente contratto ha durata di [numero] anni a decorrere dalla data di sottoscrizione. Salvo disdetta scritta da una delle parti con preavviso di 30 giorni, si rinnova tacitamente di anno in anno.Art. 3 – Poteri del Gestore
Il Gestore compirà, per conto del Cliente, tutte le operazioni di gestione ritenute opportune, nel rispetto dei limiti e delle strategie concordate. Il Gestore potrà acquistare, vendere, permutare, sottoscrivere strumenti finanziari, nonché compiere ogni altro atto necessario alla gestione degli Asset.Art. 4 – Obblighi del Gestore
Il Gestore si impegna a:
a) operare nell’interesse esclusivo del Cliente;
b) fornire periodicamente rendicontazione dettagliata sull’andamento della gestione;
c) rispettare il profilo di rischio e gli obiettivi di investimento del Cliente.Art. 5 – Compensi
Il Cliente riconosce al Gestore i seguenti compensi: - Commissione di gestione: [percentuale]% annua sul valore degli Asset gestiti;
- Commissione di performance: [percentuale]% sugli utili realizzati;
- Altre spese: [descrizione].
Art. 6 – Responsabilità
Il Gestore risponde nei confronti del Cliente solo per dolo o colpa grave. Resta esclusa ogni responsabilità per perdite derivanti da oscillazioni di mercato o eventi imprevedibili.Art. 7 – Recesso
Ciascuna parte può recedere dal presente contratto con preavviso scritto di 30 giorni. In caso di recesso, il Gestore provvederà alla liquidazione degli Asset secondo le istruzioni del Cliente.Art. 8 – Comunicazioni
Ogni comunicazione tra le parti dovrà essere fatta per iscritto e inviata agli indirizzi indicati in epigrafe.Art. 9 – Legge applicabile e Foro competente
Il presente contratto è regolato dalla legge italiana. Per ogni controversia sarà competente in via esclusiva il Foro di [luogo].Letto, approvato e sottoscritto.
Luogo e data:
Firma Cliente:
Firma Gestore: ___
Allegati:
A) Elenco Asset conferiti
B) Profilo di investimento
C) Tariffario